CROSTATA RICOTTA E VISCIOLE – IL TAGLIERE DEL LAZIO

Crostata ricotta e visciole servita su tagliere in legno di faggio regione Lazio
CROSTATA RICOTTA E VISCIOLE servita sul Tagliere del Lazio Elga Design

 

La cucina ebraica e la tradizione culinaria romanesca hanno dato origine nel tempo a tantissime ricette, tra questa c’è un gioiello della pasticceria romana, la crostata ricotta e visciole: una crostata ripiena di un composto di ricotta di pecora e confettura di visciole.

Le visciole sono un frutto a metà tra le ciliegie e le amarene, dolci ma con un retrogusto acidulo, un tempo particolarmente diffuse e coltivate nelle campagne del Lazio.

La storia della crostata ricotta e visciole nasce intorno al 1700 quando un editto papale vietò agli ebrei di vendere ai cristiani pane, latticini e carne. I fornai e i pasticceri del ghetto di Roma decisero allora di aggirare questi divieti realizzando dei dolci “ricoperti” che impedissero di vedere cosa ci fosse all’interno: in questo modo realizzarono molti dolci a base di ricotta senza che le guardie papali potessero accorgersene. Molte pasticcerie continuano ancora oggi a mantenere la forma della crostata ricotta e visciole con la copertura di pasta frolla, anche se non è raro vedere anche alcune versioni con le strisce di pasta frolla in superficie. C’è anche chi preferisce invertire l’ordine interno degli strati di confettura e ricotta mettendo sotto il composto di ricotta e sopra la confettura di visciole.

Io ho deciso di raccontarvi la storia di questo dolce delizioso e di realizzarlo come la tradizione ce lo ha tramandato, con un guscio di pasta frolla ripiena con uno strato sottostante di confettura di visciole e il ripieno di ricotta posto sopra.

Vi lascio qui la ricetta e vi invito a seguirmi su facebook (@fabilouspastry) e su instagram (@fabilouspastry).

 

Ingredienti per una tortiera di diametro 24 cm circa:

 

Per la pasta frolla:

  • 400 g di farina 00
  • 200 g di zucchero
  • 200 g di burro a temperatura ambiente
  • 4 tuorli d’uovo
  • scorza grattugiata di un limone biologico
  • un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 400 g di ricotta di pecora
  • 120 g di zucchero
  • 1 uovo medio
  • 2 cucchiai di liquore sambuca
  • 1 vasetto di confettura di visciole, circa 350

Procedimento

Per realizzare la crostata ricotta e visciole impastate prima la pasta frolla: sul tagliere di legno fate una fontana con la farina, aggiungete lo zucchero, il burro a cubetti, i tuorli e il pizzico di sale e impastate fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo.

Fate riposare la frolla in frigorifero per circa 30 minuti.

Nel frattempo potete preparare il ripieno della crostata ricotta e visciole: in una ciotola unite la ricotta, lo zucchero, l’uovo e i cucchiai di sambuca e mescolate per rendere il ripieno omogeneo.

Trascorso il tempo di riposo della pasta frolla potete dividerla in due parti uguali e stenderne una per foderare una teglia di 24 cm circa di diametro. Ponete uno strato uniforme di confettura di visciole sul fondo e coprite con il ripieno di ricotta. Stendete l’altra parte di pasta frolla e ricoprite la crostata facendo attenzione a sigillare tutti i bordi.

Spennellate con un tuorlo sbattuto che aiuterà a rendere la superficie dorata in cottura.

Cuocete la crostata di ricotta e visciole in forno statico preriscaldato a 170-175°C per circa 1 ora: il tempo di cottura varia a seconda del forno, verificate intorno ai 45 minuti e, nel caso, continuate la cottura fino a doratura.

 

Come servire la crostata ricotta e visciole

Una volta cotta aspettate che la crostata ricotta e visciole si raffreddi molto bene prima di sformarla. Per un gustoso fine pranzo tra amici o in famiglia o per una merenda, offrite ai vostri ospiti la crostata ricotta e visciole sul tagliere in legno di faggio “Il Laziale”. Dopo aver spolverizzato la crostata con lo zucchero a velo, tagliatela a fette e portate in tavola la tradizione del ghetto di Roma.

 

 

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